in coaching, la parola ‘generosità’ ha un’accezione leggermente diversa rispetto alla lingua italiana. in coaching infatti la persona ‘generosa’ è quella che dà lasciando anche spazio per ricevere.
muoversi nel paradigma della generosità dunque presuppone sia donare e offrire a chi reputiamo abbia un bisogno da colmare, sia accogliere e accettare ciò che gli altri ci offrono e addirittura anche formulare richieste! non è detto tra l’altro che le persone a cui offriamo il nostro aiuto siano le stesse che ce ne donano.
è come se la capacità di esprimere offerte e di richiedere si trovassero contemporaneamente nella stessa persona, ‘generosa’. e tutto questo ha strettamente a che fare con l’individuazione e il riconoscimento dei bisogni altrui e propri.
ecco che immagino visivamente la generosità come un doppio binario del treno, in entrata verso la persona ed in uscita dalla persona verso gli altri. la stazione ferroviaria, l’andare e il venire delle merci, dei passeggeri, dei loro bagagli mi ricorda molto quindi le parole ‘coach’ e ‘coaching’ e mi pare una piacevole rappresentazione della mia attività di coach e di formatore in aula.
un continuo fluire di scambi di parole, di esperienze, di conoscenze e di emozioni!