quando in sessione i coachee mi parlano dei cambiamenti che vogliono apportare nelle loro vite, spesso emerge quanta PAURA provino di fronte al cambiamento: paura di sbagliare, di pentirsi, di voler poi tornare indietro quando non si può più, di non essere capaci, di non farcela…
tutto questo è secondo me molto umano! in un percorso di coaching non ‘si passa sopra’ alle paure facendo finta che non esistano né annullandole a forza!!!! le paure, come tutte le emozioni, sono funzionali e quindi ci aiutano anche, ad esempio a non compiere scelte affrettate, impulsive, non ponderate!
quando le paure sono così grandi da non permettere di intraprendere un cambiamento che la persona vuole davvero per sé, il mio lavoro di coach si concentra su alcune domande, quali ‘che cosa puoi fare di concreto per sentirti più sicuro in questo cambiamento?’, ‘che punti fermi ci sono per te in questa situazione che possano sostenerti nei momenti di paura?’, ‘che cosa ridimensionerebbe la tua sensazione di paura?’, ‘che cosa vuoi fare per poter procedere INSIEME CON la tua paura e NON NONOSTANTE?’.
ieri sulla mia pagina facebook da coach IroniCoaching ho concluso la pubblicazione di una serie di post tratti dalla lettura di ‘a tu per tu con la paura’, Thomas Trobe e Gitte Demant Trobe, alias Krishnananda e Amana. ne ho tratto alcune frasi sulle paure, che trovi raccolte qui sotto, e altre sulle aspettative, che saranno protagoniste del prossimo post!
buona lettura e buone riflessioni
‘esiste un’idea generale piuttosto diffusa riguardo alla paura, che la vede come un qualcosa di negativo, da evitare o superare. […] con il passare del tempo mi sono reso conto che affrontando le mie paure avevo anche iniziato un percorso di meditazione nel profondo di me stesso’
‘molto di ciò che ci trattiene dal vivere una vita appagante risiede nella paura, che non esploriamo e con la quale non ci integriamo. maggiore è la capacità di accettare le nostre paure e di lavorarci sino in fondo e meglio siamo in grado di vivere le nostre vite nel modo più gratificante e completo possibile’
‘ma, a un livello ancor più profondo, affrontare e abbracciare le nostre paure ci apre un passaggio verso il divino, verso una profonda connessione con l’esistenza. ci dischiude alla nostra vulnerabilità’