in questi giorni sto riflettendo, per diversi motivi, sulla semplicità. spesso ho apprezzato la semplicità in arte, nelle letture, nel parlare di alcune persone.
per una prima parte della mia vita ho considerato la semplicità come qualcosa di ‘sminuente’, qualcosa che mi avrebbe fatto perdere la bellezza della molteplicità di voci, colori, idee che circolano nel mondo! mi sono nutrita di una grande varietà di studi, esperienze, riflessioni. e ne sono contenta: è stato un grande arricchimento per me per i miei primi decenni di vita.
approcciando il lavoro, mi sono resa conto di quanto molte cose mi apparissero pesanti solo perchè non erano state semplificate. programmando come consulente informatico ho intuito per la prima volta la bellezza e l’eleganza di un programma scritto in modo lineare, strutturato, essenziale! e oltre alla bellezza, un programma scritto in modo ‘semplice’, ha l’enorme plus di essere facilmente manutenibile da chiunque, anche da chi non l’abbia mai visto. ecco che in quel momento ho realizzato come la semplicità potesse essere un valore aggiunto importante e di fruibilità e vantaggio per tutti.
in arte la ricerca della semplicità mi ha sempre affascinato, tanto che da sempre mi piacevano le grafiche di Klee, che ricercava il tratto primitivo del bambino, di brancusi, di modigliani, che infatti si sono applicati nello studio e nel recupero delle forme e delle statue africane, di mondrian, con il suo riproporre linee e colori primari, allora più che provocatorio, di burri, con le sue jute, fino a man ray, che torna all’essenza della fotografia come impressione della luce, e di rothko, non più di tre colori disposti a strisce orizzontali a creare un’opera d’arte emozionante!
(da questo rothko ho preso i colori per questo sito web!).
bene, c’è dunque stata un’età in cui ho man mano apprezzato sempre più la semplicità anche nel suo calarsi nella pratica di vita quotidiana: il lavoro, le relazioni, la vita di tutti i giorni!
per ora resto ancora logorroica ed entusiasta di moltissime cose, il chè ha poco a che fare con la semplicità, e sto procedendo a grandi passi verso la semplicità, che ora vedo come arricchente, come qualcosa che ha molto a che fare con l’essenza, la chiarezza, la leggerezza, come opposto di complicazione, pesantezza, ridondanza e assolutamente non come sinonimo di scarsità e povertà di contenuto. anzi, ora trovo che la ricerca di semplicità rafforzi e faccia crescere esponenzialmente il valore del significato che vogliamo esprimere.
ancora una volta mi viene in aiuto il mio lavoro, questa volta come docente: la semplicità nello spiegare i concetti teorici è secondo me la chiave per una docenza efficace e utile per l’allievo. più conosciamo della materia che esponiamo agli altri, più seconndo me è naturale arricchire con mille dettagli, particolari, spiegazioni minuziose che all’allievo non servono! ecco che secondo me per insegnare in modo proficuo dobbiamo assolutamente mantenere nella nostra ‘testa’ tutta la ricchezza di particolari, esperienze, collegamenti, dettagli di ciò che stiamo esponendo e al tempo stesso impegnarci il più possibile per esporre in modo semplice, essenziale, schematizzabile ogni concetto.
quando un allievo mi porge come feedback ‘la spiegazione è chiara’, io mi sento molto felice!
ecco qualche citazione d’arte e di scienza! buone riflessioni!
‘Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.’
(Bruno Munari)
“Il disegno è l’arte di portare a spasso una linea” paul klee
‘La natura tende sempre ad agire nel modo più semplice’ Jacques Bernoulli
‘La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione’ Isaac Newton
Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplicistico.
(Albert Einstein)