sottotitolo: di come io sia l’autrice sola ed autentica della tesi ‘progettazione e test sotto fascio di un prototipo di calorimetro adronico a campionamento con fibre di quarzo e guide di luce in aria’, sia amante dell’arte moderna e non ricordi affatto l’aritmetica.
premessa: mesi fa ho scritto di getto un pezzo per una persona che si occupa di ‘multipotenzialità’. so solo che a sensazione è passato parecchio tempo. non so più esattamente individuare la professionista a cui ho inviato l’articolo (leggendo, mi capirete…e capirete che va bene ugualmente) e in qualsiasi caso lo pubblico visto che parlo…di me!
‘ecco come mi descrivo con ironia: ciao, sono Carla e ho una vita varia ed eventuale!
alcuni fatti: sono nata a Biella il 12 novembre 1974, mi sono laureata in fisica all’università di torino con una tesi sperimentale che ho svolto al cern di ginevra sulle particelle ad alte energie, per anni ho lavorato come informatico in alcune multinazionali, poi in ambito ‘conformità alla legge italiana’ nella sede centrale di una grande banca come controllore e revisore di processo, mi sono dimessa a 41 anni appena compiuti e ho abbracciato la libera professione; ora sono life coach, business coach, docente in coaching, team coach, formatore professionista. quindi ora mi occupo di persone. e cosa farai domani? non lo so e comunque sono curiosa!
‘alcune strade portano più ad un destino che ad una destinazione’ jules verne
le mie ‘passioni’ – dove per ‘passione’ intendo una cosa che mi interessa moltissimo, che amo, che studio spesso a modo mio – sono eterogenee. l’arte moderna e contemporanea è una: ho un mio modo personale di visitare le mostre d’arte e odio le audioguide (se fossi re, le bandirei dal regno). non conosco così bene la storia dell’arte e ho visto e salvato in memoria millemila immagini, dalla preistoria all’arte di strada. stessa cosa faccio sullo smartphone: salvo quotidianamente immagini che mi colpiscono.
mi piace scrivere, in minuscolo. amo i numeri e mi piacerebbe che il mondo cominciasse a usarli come forma di comunicazione. e zoppico nell’aritmetica, quindi preferisco pagare col bancomat così non devo controllare che mi diano il resto esatto.
sì, ho una laurea in fisica, sì, ho lavorato ad un progetto internazionale al cern e sì, non so mai se alla cassa mi hanno dato il resto giusto.
reputo di avere un buon senso pratico, cioè so fare e mi piace fare una serie di attività ‘artigianali’: so cucire, mi faccio l’orlo ai pantaloni, so dare il bianco alle pareti, sistemare lo scarico del lavabo se perde, cambiare le maniglie agli armadi, fare a maglia, ricamare, cambiare una gomma dell’auto se è proprio necessario.
adoro leggere i libretti d’opera, soprattutto se sono belli da vedere e sfogliare perché sono vecchi, e sono stata all’opera due volte nella vita. quindi, da giovane in spiaggia, quando si facevano le parole crociate insieme, rispondevo immediatamente a ‘la deportata pucciniana’. e tutti ridevano e anche io! così mi battezzarono ‘la nozionista’, nonché poi amorevolmente ‘pikipedia’. il ché significa che la mia memoria magari ricorda perfettamente molti testi di canzoni che ho ascoltato anni fa e non il saldo del mio conto corrente.
insomma, sono quasi supersayan di cultura generale.
leggo contemporaneamente 4 o 5 ‘libri’ – magari poi ci metto un anno a terminarli e anzi, alcuni non finisco di leggerli perché ne faccio subentrare altri in corsa. mi piace la lingua francese, soprattutto le parole femminili che finiscono in ‘euse’. ho una passione per i classici, così ho letto e leggo i romanzi francesi in francese da hugo et zola jusqu’à sartre et camus. e non so l’inglese. non so l’inglese e ho letto decine di libri in inglese per la mia tesi. tra le mie letture preferite ci sono molière, zola, sgarbi, la agnello hornby, andreoli, i peanuts e dylan dog, purché insieme.
riguardo millemila volte i film che mi piacciono. possono essere commedie, ricostruzioni storiche, film di fantascienza…insomma, film. so le battute di molti film di woody allen così come di molti film di fantozzi e abatantuono! e poi…mi appassionano i cold case. guardo e riguardo i video delle deposizioni in tribunale del caso ‘mostro di firenze’ e non solo.
amo le persone, le loro storie, parlare, ascoltare, chiedere e amo anche moltissimo la mia solitudine.
potrei andare avanti all’infinito o quasi a parlarti di questo mio vagare nella mia ‘vita varia ed eventuale’.
in passato spesso io mi sono sentita di restare ‘solo sulla superficie’ della vita, perché poche sono le cose che ho voluto approfondire con uno studio e una pratica sistematica. molte sono state le domande delle altre persone sul senso del mio percorso: ‘cosa ci fai in banca se hai studiato fisica?’, ‘non pensavo che ad un informatico potesse interessare la letteratura’, ‘ti vuoi licenziare???? sei pazza?’…
ora mi sento ‘bene’ nella mia inquietudine! mi definisco ironicamente ‘un’anima in pena’ e quindi per me è normale che io voglia occuparmi di cose che appaiono diverse. questa modalità di vivere apre agli altri, a considerare possibili cose che per altri non lo sono, a definire una ‘quotidianità’ laddove la maggioranza non la vede (non ti ho parlato delle mie millemila sistemazioni abitative…e credo tu possa immaginare!)
alcuni mi chiedono quale sia il fil rouge del mio impegno e spesso in passato ho risposto ‘i miei interessi!’. ora mi piace di più affermare che ‘il mio fil rouge è non avere apparentemente un fil rouge!’
io ora sono contenta perché riconosco un grande valore ai miei molteplici interessi. non ragiono più come ‘fa e sa tante cose, MA non ne ha approfondita nessuna!’, anzi, ragiono in ‘E’…’faccio e so tantissime cose, molte non in modo approfondito E questa è la mia ricchezza!’.
‘ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili’ italo calvino