la pasqua si avvicina, la primavera è stata ufficialmente ‘legalizzata’ il 20 marzo, anche se si era installata abusivamente da mesi (la burocrazia è sempre lenta), e così i miei pensieri vanno alla nascita o meglio alla ‘rinascita’. se non ami i miei post logorroici, non inveire come un barbaro: puoi andare al fondo e trovi una sintesi, grazie. non che tutti debbano per forza morire e rinascere a pasqua o a tutte le pasque; magari qualcuno sta decisamente bene così com’è oppure è già rinato a natale, col pranzo della mamma per esempio che a me riconcilia col mondo (speriamo che nessuno sia ‘morto’ – seppur simbolicamente- al pranzo coi parenti, anche se è decisamente possibile viste alcune dinamiche familiari). io so che non rinascerò a questa pasqua perché la mia rinascita (se ho tenuto bene i conti, sono alla quarta vita) è avvenuta a partire dal 30 giugno scorso, dopo l’incidente che mi ha folgorata come sulla via di damasco, mentre ero poi solo in via madama, e mi ha fatto dire a me stessa mentre stavo sull’ambulanza: ‘oh carletta, se ti va bene e non crepi come per ora pare che ti stiano dicendo, inutile che te la vai raccontando ancora per tanto, in questa lenta agonia: nella vita hai delle passioni che possono concretamente diventare un lavoro e hai un lavoro che concretamente non è una tua passione. tra l’altro morire di maggio ci vuole tanto troppo coraggio, e comunque siamo a fine giugno, ma morire da bancaria, super saiyan del copia e incolla su power point con esperienza decennale, anche di più, con tutto il rispetto per i bancari vivi o purtroppo già migrati verso altre dimensioni’. così, dopo altre lunghe riflessioni durante il doloroso percorso di guarigione che sono state intervallate anche da pensieri e parole molto poco educati e che non avevano nulla a che fare con la mia rinascita, anzi, la decisione è stata presa, poi ancora seriamente ponderata durante quel picosecondo in cui ho rimesso piede al vecchio lavoro e tutto ha trovato una sua netta conferma in un altro lampo e non ero verso damasco, ma in corso inghilterra. il tempo di organizzare il tutto in modo da non buttarmi senza saper nuotare e anche in acque agitate (vedi che il post è sulla morte e sulla vita anche qui), e il 5 dicembre è stato il primo mio giorno da felice disoccupata o meglio da libera professionista! come un po’ tutte le rinascite, molte cose proprio si sono cancellate già all’uscita con le borse – che da noi lo scatolone non te lo danno – anzi, alcune sono state proprio cancellate prima, ad esempio tutta la posta di lavoro di 16 anni, catalogata in quanto indispensabile alla sopravvivenza…ah ah ah…sparita in qualche minuto e pensa, ti ritrovi che sei ancora viva! altre cose o meglio persone rimarranno per sempre con te, altre le scopri dopo. questa rinascita per me è stata un po’ come quando compri un sacchetto di bulbi misti e non sai bene prima di tutto se fioriranno e poi, se dovesse andar bene, di che colore verranno fuori. a volte ho comprato bulbi di giacinti viola e me ne sono venuti fuori molti bianchi, perché alla fine non si sa mai bene questa nascita come sarà.
ok, non vi tedio oltre e mi alleno con la sintesi che è questa: io sono già ririririnata e stavolta a pasqua sono in fase di fanciullezza! vi auguro una pasqua esattamente come la desiderate. per gli assidui del lotto, le date sono 30-06 e 5-12-2015, ruota di torino, visto che damasco non c’è. a presto